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Tim - Vodafone: alleanza nel business delle torri 4G e 5G
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Vodafone
Italia (“Vodafone”) e il Gruppo Telecom Italia (“TIM”)
intendono avviare una partnership per la condivisione della componente attiva
della rete 5G, valutare la condivisone degli apparati attivi della rete 4G e ampliare
l’attuale accordo di condivisione passiva; la partnership potrà consentire
un più rapido sviluppo del 5G, su una più ampia area geografica
e ad un costo inferiore
- Le due società intendono cooperare per adeguare le rispettive reti di
trasmissione in fibra per il backhauling mobile e intendono valutare l’aggregazione
in un’unica entità delle rispettive infrastrutture passive, per un
totale di 22.000 torri in Italia
22 febbraio 2019 -
Vodafone e TIM hanno annunciato
di aver sottoscritto un Memorandum d’Intesa non vincolante in relazione
ad una potenziale partnership per condividere la rete attiva ed ampliare l’attuale
accordo di
condivisione della infrastruttura passiva.
Le Parti stanno inoltre valutando
fattibilità e contenuti di una possibile aggregazione in una sola entità
delle rispettive torri di trasmissione in Italia.
Per consentire la valutazione di queste iniziative, Vodafone e TIM hanno concordato
un periodo di esclusiva nella negoziazione.
- In merito al progetto di condivisione della rete attiva, Vodafone e TIM intendono
sottoscrivere un accordo che consentirebbe uno sviluppo congiunto della
infrastruttura 5G. Questo progetto permetterebbe una più rapida
implementazione della tecnologia 5G su un’area geografica più ampia
e ad un costo inferiore. Vodafone e TIM valuteranno la fattibilità tecnica
e commerciale di installare congiuntamente i propri apparati attivi 5G nel Paese,
incluso in alcune grandi città dove ciascuna società potrebbe voler
mantenere flessibilità strategica e assicurare la propria capacità
di rispondere alle esigenze dei rispettivi clienti.
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- Vodafone e TIM intendono
inoltre valutare la condivisione degli apparati attivi anche delle rispettive
reti 4G esistenti, per supportare la condivisione attiva della rete 5G;
questo potrebbe inoltre generare ulteriori efficienze. Inoltre, Vodafone e TIM
intendono adeguare le rispettive reti di trasmissione mobile, attraverso l’utilizzo
di cavi in fibra ottica a più alta capacità ("Fiber-to-the-Site"
o “backhauling”). Questo consentirebbe ai clienti di trarre vantaggio
dalle nuove caratteristiche del 5G, come la maggiore velocità e la bassa
latenza, e genererebbe maggiori economie di scala per le società.
- Vodafone e TIM intendono anche estendere l’attuale accordo di condivisione
delle loro infrastrutture passive di rete, passando dagli attuali 10.000 siti
(circa il 45% del totale delle torri delle due società) a una copertura
su base nazionale, con l’obbiettivo di accelerare e rafforzare lo sviluppo
della tecnologia 5G e utilizzare in modo più efficiente l’infrastruttura
di rete, sia in zone urbane sia in aree rurali.
- Per quanto riguarda la potenziale operazione di aggregazione, Vodafone e TIM
hanno concordato di valutare una potenziale transazione che permetta di consolidare
in una sola entità le loro circa 22.000 torri di telecomunicazione
in Italia, aggregando le infrastrutture passive di rete di Vodafone con quelle
di Infrastrutture Wireless Italiane (“Inwit”), società quotata
in borsa e controllata al 60% da TIM. L’aggregazione sarebbe strutturata
in modo da creare valore per tutte le parti coinvolte. Le società intendono
valutare l’opportunità, ove possibile, di spostare nel tempo sull'infrastruttura
della nuova società le apparecchiature di rete attive attualmente ospitate
su torri di terzi. La ampliata infrastruttura delle torri continuerebbe a perseguire
l’obbiettivo di incrementare l’ospitalità di altri operatori,
per generare ulteriori efficienze.
- La potenziale aggregazione sarebbe strutturata in modo tale da attribuire a
Vodafone e TIM la stessa partecipazione nel capitale e pari diritti di governance
in Inwit, oltre che consentire alle parti di non dover lanciare un’offerta
pubblica di acquisto sulle azioni di Inwit.
- L’iniziativa nel suo complesso mira a promuovere la concorrenza nel settore
e facilita un contesto aperto per lo sviluppo del 5G.
Tutti i progetti descritti sono contemplati, nei loro termini essenziali, in un
Memorandum d’Intesa non vincolante e la loro attuazione è condizionata
alla sottoscrizione di accordi vincolanti fra le parti, oltre che alle necessarie
approvazioni antitrust.
Vodafone e TIM si prefiggono di perfezionare uno o più di tali progetti
nel corso del 2019.
Aldo Bisio, Amministratore Delegato di Vodafone Italia, ha commentato: “Questa
partnership ci consente di creare rilevanti benefici per i nostri clienti e per
i soggetti coinvolti, che potranno vivere la migliore esperienza 5G, resa disponibile
in anticipo e su una più ampia area geografica. Il 5G rappresenta una discontinuità
tecnologica con un impatto sociale profondo, che richiede investimenti, efficienza
e rapidità realizzativa. Questo ci ha portato ad ampliare l’ambito
della positiva esperienza di cooperazione attuale.”
Luigi Gubitosi, Amministratore Delegato del Gruppo Telecom Italia, ha commentato:
‘’Questa partnership permetterà ai nostri clienti di entrare
più rapidamente nella rivoluzione del 5G consentendo, allo stesso tempo,
a entrambe le aziende un uso più efficiente delle risorse dedicate a questa
nuova sfida. Siamo convinti che la condivisione della rete sia un elemento chiave
per offrire un servizio più esteso, migliore ed efficace a vantaggio del
Paese, dei clienti e di tutti gli stakeholder.’’
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