COMUNICATO
MOVIMENTO CONSUMATORI
Movimento Consumatori porta in giudizio Vodafone per l'abolizione delle penali
di recesso
6 dicembre 2007
- Le nuove normative della “Bersani bis” dovevano garantire al consumatore
la libertà totale nella scelta dell’operatore telefonico, attraverso
la possibilità di recedere da qualsiasi piano tariffario senza l’obbligo
di pagare penali.
Così non è stato. VODAFONE, così come altri operatori, non
si è adeguata. E, nei molto reclamizzati piani tariffari dell’estate
2007 - NO PROBLEM 1000, NO PROBLEM 250 e CASA INTERNET, all’utente che decide
di “passare” ad un altro operatore, si richiedono ingenti somme di
denaro: da 300 a 249 euro a seconda del periodo in cui è stato stipulato
il contratto.
Dopo la diffida del 20 giugno scorso, il Movimento Consumatori ha dunque richiesto
- in via d’urgenza - al Tribunale di Ivrea che l’illegittimo comportamento
adottato da VODAFONE venga inibito e che quest’ultima restituisca le penali
già incassate illegittimamente. L’udienza è fissata per oggi
5 dicembre alle ore 16.00 a Ivrea.
“Era necessario andare in causa contro VODAFONE - afferma Alessandro
Mostaccio, responsabile nazionale del settore telefonia del MC – ad
oggi, nonostante la nostra diffida di giugno scorso, i contratti di questa azienda
pongono ancora evidenti ed onerosissimi ostacoli ai consumatori che decidono di
cambiare operatore telefonico. E, i piani tariffari citati ancora contengono clausole
in contrasto con la legge Bersani, come quella che prevede il pagamento di penali
in caso di recesso”.
Nel frattempo l’associazione invita tutti i consumatori danneggiati
da questi comportamenti illegittimi di “VODAFONE” ad appoggiare e
sostenere questa azione collettiva inibitoria, tesserandosi simbolicamente a 5
euro al Movimento Consumatori e segnalando i propri casi personali all’indirizzo
telefonia@movimentoconsumatori.it