Privacy:
il marketing selvaggio nel mirino del Garante
Varato il piano ispettivo per il prossimo semestre 2011.
Intanto nei primi sei mesi applicate sanzioni amministrative per 1 milione e 160
mila euro
8 agosto 2011 – Telemarketing, uso massivo di fax indesiderati, attività
di customer care, società di recupero
crediti,
enti previdenziali. E' su questi settori e sulle modalità con le quali
vengono trattati i dati personali di milioni di cittadini italiani che punterà
l'azione di controllo e accertamento del Garante per la privacy nei prossimi sei
mesi dell'anno.
Il piano ispettivo appena
varato prevede specifici controlli, sia nel settore pubblico che in quello privato,
anche riguardo alle informazioni da fornire ai cittadini sull'uso dei loro dati
personali, all'adozione delle misure di sicurezza, ai tempi di conservazione dei
dati, al consenso da richiedere nei casi previsti dalla legge, all'obbligo di
notificazione al Garante. Oltre 225 gli accertamenti ispettivi programmati che
verranno effettuati come di consueto anche in collaborazione con le Unità
Speciali della Guardia di Finanza - Nucleo Privacy. A questi accertamenti si affiancheranno
quelli che si renderanno necessari in ordine a segnalazioni e reclami presentati.
Un'attenzione particolare
sarà data al contrasto del fenomeno della violazione del diritto di opposizione
dei cittadini che si iscrivono al Registro recentemente istituito presso il Ministero
dello sviluppo economico.
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Questo fenomeno, che nei
primi mesi dell'anno ha visto un forte incremento di segnalazioni da parte di
cittadini oggetto di chiamate indesiderate, sarà posto al centro dell'attività
ispettiva e sanzionatoria dell'Autorità. Saranno infatti ispezionate dal
Nucleo privacy della Guardia di finanza le società più segnalate
per verificare la liceità dei loro trattamenti e, in caso contrario, applicare
le sanzioni previste dalla legge.
Intanto, un primo bilancio sull'attività ispettiva relativa al primo semestre
2011 mostra l'impegno dedicato dall'Autorità all'attività di enforcement
e verifica del rispetto delle norme sulla protezione dei dati personali: sono
state circa 230 le ispezioni effettuate e 181 i procedimenti sanzionatori, relativi
in larga parte alla omessa informativa, al trattamento illecito dei dati, alla
mancata adozione di misure di sicurezza, all'inosservanza dei provvedimenti del
Garante. Le ispezioni hanno riguardato in particolare le agenzie investigative,
il settore sanitario, l'attività di profilazione on line, il telemarketing,
il commercio elettronico.
Sempre nei primi sei mesi dell'anno le segnalazioni all'autorità giudiziaria
per violazioni penali sono state 13, e hanno riguardato, tra l'altro, la mancata
adozione misure di sicurezza, la falsità nelle dichiarazioni e nelle notificazioni,
il mancato adempimento ai provvedimenti del Garante.
Complessivamente le entrate derivanti dalle sanzioni sono state pari a circa
1 milione e 160 mila euro.