3 Italia: 11 ettari di
bosco grazie alla rigenerazione di 90000 cellulari 3
Compensata l’immissione nell’aria di 2.000
tonnellate di anidride carbonica con il supporto tecnico di AzzeroCO2.
3 marzo 2008 -
3 Italia, la Mobile Media Company del Gruppo Hutchison Whampoa, aderisce con l’offerta
Rigenerazione 3 al progetto Parchi di Kyoto, che rappresenta un’importante
iniziativa di forestazione in parchi urbani, regionali e nazionali, promossa da
Federparchi e Kyoto Club con il supporto tecnico di AzzeroCO2.
Il progetto prevede che ogni cittadino, azienda o ente pubblico possa decidere
di compensare le emissioni di gas ad effetto serra associate alle proprie attività
“piantumando” alberi in uno dei parchi aderenti al programma. Un primo
concreto risultato dell’iniziativa è la riforestazione, nel biennio
2007-2008, di circa 11 ettari del Parco Nord di Milano, Ente che a sua volta ha
aderito al progetto Parchi di Kyoto, con un assorbimento complessivo di CO2 di
circa 6.200 tonnellate nell’arco di 100 anni.
L’offerta Rigenerazione 3 prevede la produzione e commercializzazione dei
primi videofonini ecologici, rigenerati e a bassissimo impatto ambientale, realizzati
da 3 Italia con il supporto tecnico di AzzeroCO2 per contribuire concretamente
alla lotta al cambiamento climatico. Si allunga così il ciclo di vita dei
terminali UMTS, generalmente destinati ad un utilizzo al di sotto delle loro potenzialità.
AzzeroCO2, a seguito di una valutazione delle emissioni associate alle diverse
fasi di vita del prodotto, ha rilevato che il quantitativo complessivo di CO2eq
(anidride carbonica equivalente) prodotta ed immessa nell’atmosfera da ogni
terminale è di 24 kg, valore comprensivo delle emissioni generate in fase
di produzione iniziale del videofonino e di quelle derivanti dal successivo intervento
di rigenerazione. La compensazione di circa 2341 tonnellate di CO2 prodotte da
97.553 videofonini rigenerati è avvenuta con la piantumazione di 3400 alberi
all’interno del Parco Nord.
3 Italia è da sempre sensibile alle tematiche ambientali. Aderisce volontariamente,
infatti, al protocollo di Kyoto (ha ottenuto la certificazione ISO 14001 nel 2005)
ed è una delle poche aziende italiane ad aver sviluppato un sistema di
monitoraggio delle proprie emissioni di anidride carbonica (CO2). Anche se, essendo
una società telefonica, 3 Italia non produce direttamente un quantitativo
significativo di emissioni di anidride carbonica.
Il bisogno energetico dell’azienda ha però un effetto indiretto sulla
produzione di emissioni di CO2. Ad esempio, il monitoraggio del 2005 aveva evidenziato
emissioni pari a circa 80.000 tonnellate. Di queste, l’86% erano rappresentate
da emissioni indirette di anidride carbonica generate dall’utilizzo di energia.
Per ridurre queste emissioni, 3 Italia ha deciso di acquisire elettricità
da fonti energetiche rinnovabili. Già a fine del 2005, infatti, tutti gli
uffici, i negozi e il 75% delle stazioni radio era stato convertito all’energia
verde. Il processo è continuato negli anni successivi. Tanto che nel corso
del 2006 3 Italia era riuscita a ridurre di circa l’80% le sue emissioni,
arrivando in pratica ad eliminarle l’anno successivo.
“Per realizzare Rigenerazione 3 avevamo bisogno di un partner in grado
di calcolare le emissioni di CO2 dei due cicli di produzione - quello iniziale
e quello rigenerante – sottolinea Annalisa Malfatti, Direttore Affari
Istituzionali di 3 Italia - e che fosse poi in grado di seguire con competenza
il processo di compensazione. Ecco perché abbiamo scelto una Esco (Energy
Service Company) come Azzero CO2 che si occupa di cambiamenti climatici e che
è in grado di proporre ai singoli cittadini e alle imprese i possibili
percorsi di abbattimento delle emissioni di gas a effetto serra”.
“L’impegno di 3 Italia nei confronti dell’ambiente rappresenta
un valido esempio per tutti quei cittadini che vogliono compensare le emissioni
di CO2 associate alle proprie attività con gli interventi di forestazione.
Invece, per quanto riguarda il progetto parchi per Kyoto, la caratteristica fondamentale
dell’iniziativa è la sua tracciabilità: chiunque decida di
compensare le proprie emissioni di CO2 con la forestazione può visitare
il parco e verificare personalmente l’avvenuta piantumazione; ciò
garantisce una maggiore credibilità al progetto che potrebbe spingere anche
i più scettici ad aderire all'iniziativa”, ha dichiarato Andrea
Seminara, direttore marketing di AzzeroCO2.
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