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Tele2: liberalizzazione mercato europeo troppo lenta
Il nuovo report di TELE2 AB “The Monopoly Challenger” e il focus sulla situazione italiana

Milano, 4 novembre 2003 – TELE2 AB ha oggi presentato a Bruxelles un nuovo importante documento dal titolo ‘TELE2 - Lo sfidante del Monopolio’ (The Monopoly Challenger), che evidenzia il ritardo degli Stati Membri dell’Unione Europea nell’implementazione del nuovo quadro normativo per le comunicazioni elettroniche.
Nel documento la società esprime il proprio punto di vista sulla rivendita del canone d’abbonamento nella telefonia fissa, sulla carrier pre-selection, sull’MVNO (Mobile Virtual Network Operator) e sull’ADSL, fornendo alcuni suggerimenti su come arginare il monopolio di fatto ancora detenuto dagli ex monopolisti.
Nel marzo 2002, l’Unione Europea ha adottato la nuova regolamentazione per le comunicazioni elettroniche, che doveva essere implementata dagli stati Membri entro il 25 luglio 2003. Per ora solo pochi Stati Membri dell’Unione hanno applicato il nuovo pacchetto di direttive.
“Molte raccomandazioni della UE sono ancora ferme negli Stati Membri, soprattutto per l’insufficienza di risorse delle autorità nazionali di regolamentazione, o in alcuni casi, per la mancanza di interesse” afferma Jan Tjernell, Responsabile Affari Regolamentari di TELE2 AB.
Il documento, che pone a confronto la regolamentazione nella UE e nei paesi che stanno per entrarvi, sottolinea l’importanza di una rapida e uniforme implementazione della normativa comunitaria.
“Anche se TELE2, in qualità di società alternativa leader nel settore delle telecomunicazioni in Europa, ha influenzato in alcune aree lo scenario competitivo nella giusta direzione, la maggior parte dei paesi presentano ancora una situazione di monopolio in settori chiave quali la rivendita del canone d’abbonamento nella telefonia fissa, la preselezione automatica, l’accesso alle reti mobili e l’ADSL” afferma Tjernell.
TELE2 evidenzia come in molti paesi della UE le Autorità di Regolamentazione abbiano già imposto all’ex monopolista la rivendita del canone d’abbonamento, servizio già operativo in Danimarca. Inoltre, in Danimarca è stata fissata una soglia massima di prezzo che ha avuto effetti positivi per i consumatori sui costi della telefonia fissa. Anche la Svezia si è mostrata aperta a una discussione sul tema della rivendita. Altri paesi potrebbero seguire l’esempio della Danimarca.
“Nella telefonia fissa la rivendita del canone d’abbonamento è il tema più importante e richiede una soluzione che riduca i costi per i consumatori. Dobbiamo porre fine alla precedente abitudine degli ex monopolisti di bilanciare prezzi più bassi di traffico con canoni d’abbonamento più elevati. L’unica soluzione è quella di consentire anche agli operatori alternativi di offrire direttamente il canone d’abbonamento” afferma Tjernell.
Un’altra area chiave della telefonia fissa è la preselezione automatica (servizio che consente al chiamante di scegliere un operatore alternativo senza digitare il prefisso). Secondo la Commissione Europea, la preselezione automatica si è dimostrata uno strumento di grande successo per l’apertura del mercato alla concorrenza.
“Per lo sviluppo del servizio di preselezione automatica, le condizioni regolamentari necessitano di un aggiornamento costante. La Svezia ne è un esempio. Infatti, la procedura per i nuovi clienti è stata semplificata con la richiesta verbale senza l’inoltro di una conferma scritta” continua Tjernell.
La concorrenza nel settore della telefonia mobile è considerata più sviluppata rispetto a quella della telefonia fissa. In ogni caso, sia il livello di concorrenza sia i risultati macroeconomici sarebbero maggiori se l’MVNO ricevesse più ampi consensi in Europa. L’Operatore Mobile Virtuale apre il mercato a nuovi operatori in modo che le frequenze radio possano essere più ampiamente condivise. In Svezia, TELE2 è proprietario di reti mobili e consente ad altri operatori l’utilizzo delle proprie reti, mentre in altri paesi TELE2 opera in qualità di MVNO.
“L’MVNO rende più efficiente l’uso delle infrastrutture di rete di ogni singolo paese, poiché risolve la questione delle frequenze limitate, stimolando così la concorrenza. Questo determina una situazione profittevole per tutti gli operatori coinvolti. I titolari delle reti ricevono un maggiore ritorno sugli investimenti, mentre gli operatori virtuali possono offrire una gamma completa di servizi” afferma Tjernell.
Inoltre, TELE2 ritiene che le autorità di regolamentazione di ogni paese debbano intervenire per rafforzare lo scenario competitivo dell’ADSL. I servizi Internet possono essere offerti in molti modi, ma l’ADSL è l’unico vero prodotto a banda larga per il grande pubblico.
Se gli Stati Membri della UE sono davvero decisi a spingere la penetrazione di Internet, devono affrontare la questione dell’ADSL in maniera più decisa. Oggi, gli operatori alternativi sperimentano un’irragionevole riduzione del margine fra il prezzo all’ingrosso e il prezzo per l’utente finale. Gli ex monopolisti non consentono agli operatori alternativi di accedere al mercato dell’ADSL attraverso politiche di vendita al dettaglio sotto costo” prosegue Tjernell.
In autunno TELE2 AB ha intensificato i contatti con le autorità nazionali di regolamentazione dell’Unione Europea per discutere i temi della rivendita del canone d’abbonamento nella telefonia fissa, della preselezione automatica, dell’MVNO e dell’ADSL.
In Italia, restano ancora aperte le questioni relative alla rivendita all’ingrosso del canone, alla carrier pre-selection (CPS), all’ADSL e all’MVNO. TELE2 Italia ha richiesto l’intervento delle autorità competenti per una regolamentazione a favore di un reale mercato competitivo.
Con riferimento alla rivendita del canone, TELE2 ha inoltrato una formale richiesta di intervento presso l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. In merito alla Carrier pre-selection, TELE2 ha chiesto all’Autorità l’adeguamento dei costi italiani alle best practice europee e ha promosso sia presso l’Autorità sia presso l’Antitrust l’introduzione dell’MVNO anche in Italia.
Relativamente all’ADSL, mercato in cui TELE2 è da poco entrata, la società sta valutando le possibili azioni da intraprendere e le questioni da sottoporre al regolatore.
“Per rimuovere ulteriormente gli ostacoli esistenti alla reale concorrenza - afferma Andrea Filippetti, Amministratore Delegato di TELE2 Italia - mi auguro che, come richiesto da TELE2 in Europa, i mercati da regolamentare diventino 19 e quindi possa essere considerato mercato rilevante anche quello del canone d’abbonamento. Sono sicuro – prosegue Filippetti – che l’analisi di questo mercato porterà all’adozione di una misura regolamentare che obblighi Telecom Italia alla rivendita del canone. Siamo fiduciosi – conclude Filippetti – che i prossimi interventi dell’Autorità saranno finalizzati alla soluzione delle questioni ancora aperte relative all’MVNO e al bit stream access.

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